ENERGIA, TONO, MEMORIA: un aiuto naturale

In particolari momenti dell’anno, quali i cambi di stagione, può capitare di sentirsi più stanchi, meno reattivi, con difficoltà nel portare a termine le mansioni quotidiane. E di tale affaticamento può risentire sia il fisico che la mente. La variazione della pressione atmosferica esterna che si verifica nelle stagioni di passaggio viene percepito dal nostro organismo come un cambiamento al quale ci si deve adattare e ogni individuo reagisce in modo diverso a questo adattamento. Per qualcuno è più un problema di forza fisica che viene a mancare , di carenza di energia, mentre per altri le difficoltà si osservano più sul piano mentale: scarsa attenzione, perdita di memoria, svogliatezza e mancanza di concentrazione.

Per riportare l’equilibrio in queste situazioni di passaggio esistono dei rimedi naturali molto efficaci che assunti quotidianamente permettono di ritrovare l’energia e il benessere psicofisico.

I prodotti più utilizzati contengono generalmente una miscela di sostanze per ottenere il massimo del beneficio nel tempo più breve: si usano la pappa reale, il ginseng, l’eleuterococco, il gingko, il guaranà, il lievito di birra eventualmente associati a sali minerali e vitamine per completare l’azione fortificante.

 

 


papparealeLa pappa reale è una delle sostanze più usate come ricostituente. Si tratta della secrezione prodotta dalle api operaie, usata come nutrimento per le larve che poi diventeranno api regine: per questo è considerata un alimento nobile.

E’ composta per circa il 14% di carboidrati semplici che forniscono energia immediata e per circa il 13% di amminoacidi che servono a sostenere l’organismo. E’ ricca di vitamine, soprattutto del gruppo B, quali l’acido pantotenico (vit. B5), la tiamina (vit. B1), la riboflavina (vit. B12), la niacina (vit. B3 o PP) e di oligoelementi.

Non ha controindicazioni: può, quindi, essere utilizzata da tutti e si consiglia soprattutto nei bambini a partire dai 3 anni e negli anziani soprattutto se inappetenti.

Si trova in commercio sotto forma di pappa reale fresca oppure in associazione ad altre sostanze come fialette bevibili o bustine orosolubili.

ginsengIl ginseng è una piccola pianta perenne con radici carnose originaria delle foreste dell’Asia orientale, coltivato in Cina, Giappone, Corea e Russia. I principi attivi di questa pianta rientrano nella famiglia delle saponine triterpeniche e si estraggono dalla radice essiccata.

Il ginseng agisce come adattogeno, tonico, immunomodulante e come supporto delle capacità cognitive; viene utilizzato, quindi, in caso di debolezza, esaurimento sia fisico che mentale, stanchezza, perdita della concentrazione e durante la convalescenza per recuperare più velocemente le energie.

Merita un accenno più puntuale l’azione adattogena, della quale il ginseng risulta essere il maggior rappresentante: è la capacità di rispondere in modo più efficiente allo stress quando questo risulta troppo intenso o troppo duraturo. Un livello moderato di stress è ritenuto salutare, capace di tenerci attivi e “vivi” ma quando questo livello viene superato si possono avere effetti negativi sulla qualità di vita e sulla salute. Le piante adattogene migliorano appunto le nostre capacità di adattamento a questo aumento di stress e forniscono, ad effetto della stimolazione del sistema nervoso, un atteggiamento comportamentale maggiormente orientato alla reattività ed alla attività, con conseguente sensazione di soggettivo benessere. Tale condizione di attività e benessere produce secondariamente una incentivazione degli effetti organici coinvolgenti il sistema circolatorio, muscolare, immunitario e, di riflesso, lo stesso sistema nervoso.

Il ginseng, generalmente, è ben tollerato; in persone più sensibili potrebbe dare eccitazione quindi si consiglia di diminuire la dose. E’ controindicato in caso di insonnia e di ipertensione e si richiede di consultare il medico se si assumono farmaci anticoagulanti e inibitori delle monoamminoossidasi. Anche se ben sopportato si consiglia di utilizzare il ginseng per un periodo massimo di 2 mesi. Eventualmente si può continuare l’assunzione dopo un adeguato periodo di pausa.

 

eleutherococcusL’eleuterococco è un arbusto legnoso originario dell’Asia nord-orientale appartenente alla stessa famiglia del ginseng e per questo detto anche ginseng siberiano. I principi attivi, chiamati eleuterosidi, vengono estratti dalla radice e dal rizoma.

Le principali attività sono quelle adattogene, immunomodulanti e toniche e si usa in caso di debolezza, di esaurimento sia fisico che mentale, di stanchezza, di ipotensione, di perdita del rendimento e della concentrazione e durante la convalescenza.

Tra le piante adattogene, l’eleuterococco è quella che supporta maggiormente il lavoro del  sistema immunitario aumentando il numero dei linfociti T e stimolando l’attività dei globuli bianchi.

La sua capacità di stimolo sull’organismo risulta inferiore a quella del ginseng ed è quindi più tollerato da chi dimostra un’eccessiva sensibilità a quest’ultimo. L’eleuterococco è più indicato in chi ha un lavoro sedentario ma che richiede uno sforzo intellettuale importante e in quei soggetti che si ammalano frequentemente, soprattutto nella stagione fredda, a causa di un abbassamento delle difese immunitarie prodotto dallo stress.

Si sconsiglia nei casi di ipertensione e il trattamento non dovrebbe superare le 6 settimane.

 

Il ginkgo è un albero che può arrivare anche ai 35 metri, originario della Cina e introdotto in Europa nel XIII secolo che oggi si trova come pianta ornamentale in numerosi parchi e giardini. Le sue foglie hanno la tipica forma a ventaglio con un’incisura sulla punta.

Terpeni e flavonoidi sono i principali composti attivi che vengono estratti dai frutti e dalle foglie. Hanno attività antiossidante e favoriscono la corretta circolazione in tutti i tessuti, in particolare quella del microcircolo. Per questo il ginkgo si utilizza in caso di gambe pesanti ma soprattutto come stimolante della microcircolazione cerebrale, utile nel sostenere la memoria, la concentrazione, la prontezza di riflessi e le funzioni cognitive in toto sia nei giovani che negli anziani. Se quest’ultimi fanno uso di farmaci anticoagulanti e antiaggreganti l’uso del ginkgo deve avvenire sotto controllo medico vista la sua capacità di inibire l’aggregazione piastrinica.

 

guaranàIl guaranà è una pianta rampicante originaria del sud America, coltivata oggi soprattutto in Brasile. Dai suoi semi si ricavano i principi attivi che rientrano nella classe delle metilxantine, tra cui quella prevalente è la caffeina, contenuta in quantità superiore da 3 a 5 volte rispetto alla pianta del caffè. Si trovano poi dei composti fenolici (procianidine) in grado di rallentare l’assorbimento della caffeina nel nostro organismo producendo un effetto più duraturo rispetto a quello del caffè.

Il guaranà è uno stimolante delle funzioni cognitive (attenzione e memoria), un cardiotonico e un diuretico; si usa , quindi, in caso di affaticamento e per stimolare l’attenzione. Inoltre può stimolare il metabolismo e perciò essere utilizzato come coadiuvante nelle diete per combattere il sovrappeso.

E’ controindicato in chi è già sovraeccitato e soffre d’insonnia.

 

lievito-di-birraUn breve accenno anche al lievito di birra (Saccharomyces cerevisiae) che grazie a particolari tecniche di essicazione mantiene intatti tutti i fattori nutrizionali che contiene.

Essi sono proteine ad alto valore biologico ricche in amminoacidi essenziali, carboidrati, vitamine soprattutto del gruppo B,sali minerali ed oligoelementi.

Il lievito di birra fornisce, quindi, un’integrazione di vitamine e minerali utile nei casi di stanchezza, convalescenza e stress psicofisico grazie all’azione tonica generale su tutto l’organismo.

 

Queste descritte sono solo alcune delle sostanze che si possono trovare nei prodotti utili al sostegno fisico e mentale dell’organismo e ciascuno sceglierà le composizioni più adatte alle proprie esigenze in modo da ripristinare una condizione di salute e benessere ottimali.

Non bisogna dimenticare, però, che situazioni di stress cronico non sono accettabili ed è necessario prima o poi riposarsi per recuperare pienamente l’equilibrio e l’efficienza psicofisica. Le piante adattogene sono sicuramente un valido aiuto nei momenti di difficoltà e nell’agevolare un più rapido recupero ma non possono in alcun modo sostituirsi al riposo.

Dott.ssa Chiara Pase

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