ALLATTAMENTO ARTIFICIALE (con latte formulato)

Possono essere tanti i motivi per cui non è possibile allattare completamente o parzialmente in maniera naturale al seno il proprio bambino: la montata lattea non arriva, il latte non è sufficiente, si formano delle ragadi ai capezzoli, psicologicamente non si è pronte ad allattare e altro ancora.
In tutti questi casi e senza farsi prendere da preoccupazioni inutili o dal senso di inadeguatezza, si può ricorrere, in tranquillità, al latte formulato e quindi a quello che comunemente viene chiamato allattamento artificiale con il biberon.

E’ bene sapere che tutti i latti formulati in commercio sono fatti in maniera da essere equilibrati cioè contengono la giusta qualità e quantità di nutrienti che permette una fisiologica e sana crescita del neonato.
E’ l’OMS a dettare le linee guida e tutte le aziende produttrici vi si devono attenere.
Come per l’allattamento al seno anche quello tramite biberon, può essere a richiesta o ad orario, dipende dalle indicazioni fornite dal pediatra e soprattutto dalle esigenze del bambino.
In merito alla quantità da somministrare e al numero di poppate quotidiane bisogna seguire le indicazioni del pediatra ed imparare a conoscere ed ascoltare il proprio bambino. Dosi e frequenza indicate sono dosi medie perché nei fatti ogni bambino ha esigenze nutrizionali differenti.
Con il passare dei giorni la mamma o chi alimenta il piccolo imparerà a capire il bisogno alimentare del bambino e spesso sarà lo stesso bimbo a far capire quando ha fame e quando è sazio.
Non vi sono regole fisse , ma indicazioni adattabili da caso a caso.
Per ciò che riguarda la scelta di un latte ricordiamo, come detto prima, che tutti i latti adattati di tipo 1 (quelli per neonati dalla nascita al quarto mese) sono equivalenti, anche se, a volte, il bambino ne tollera meglio uno piuttosto che un altro; in questi casi, è bene assecondare il suo gusto.
Quanto detto vale anche per i latti di proseguimento di tipo 2 e 3.
Oltre ai suddetti latti che sono quelli solitamente utilizzati, esistono in commercio diverse altre formulazioni che vanno a soddisfare esigenze o problematiche del neonato. Vi sono il latte 0 per i prematuri, l’AR antirigurgito, il latte ipoallergenico, i latti adattati di soia, riso per le intolleranze o allergie al latte vaccino, i latti idrolisati a basso contenuto di proteine per le allergie alle proteine del latte e il latte povero di lattosio.
Importante è non utilizzare mai il latte vaccino prima dell’anno di vita del neonato.

COSA FARE

  • sterilizzare biberon e tettarelle fino ai 4 mesi
  • utilizzare tettarelle a suzione simile a quella del capezzolo
  • preparare un po’ più di latte di quello che mangia di solito il bambino
  • porre attenzione nel preparare con cura il latte e assicurarsi che la temperatura sia intorno ai 37 C° (tiepido)
  • usare acqua oligominerale
  • anticipare la poppata se chiede di mangiare.

COSA NON FARE

  • non forzare il bimbo a mangiare
  • non svegliarlo per la poppata
  • non conservare per più di 24 ore e in frigo il latte preparato

 

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